In questa pagina pubblichiamo alcuni nostri “dialoghi di Architettura”, una sorta di blog in cui confrontarci e condividere pensieri, esperienze e qualunque cosa avesse a che fare con l’Architettura … perché l’architettura noi l’amiamo! Chiunque è nel settore comprenderà quest’esigenza che un tempo era prevalente ma che negli ultimi anni ha sofferto un po’ per mancato entusiasmo e azione creativa.
La crisi economica del settore negli anni passati, quasi ormai alle spalle, i disagi di molti comparti di questo settore hanno portato un’atmosfera di leggera ma profonda malinconia. L’evoluzione economica ha portato oggi a nuove commesse, e quindi nuove idee. Nuove ispirazioni che fanno credere ancora in questa materia immortale, quindi via le ragioni di mercato, per un momento .. concentriamoci solo sulla creatività, sul senso delle armonie consolidate e sugli stimoli emotivi che un ambiente progettato e programmato può conferire … in una frase di Gio Ponti dobbiamo ritornare tutti ad “amare l’architettura” e aggiungiamo noi… il Design.
“Esigete da loro case per tutti felici e perfette per confortare la vostra vita, con una architettura civilissima bella serena luminosa sonante chiara colorata e pura.”
Articoli:
Progettazione di somma.
Rifletto meglio quando sono in compagnia di altre persone. E’ come quando nuoto in alto mare, bellissimo, affascinante e stimolante ma l’attrito delle onde e delle correnti imprevedibili può essere pericoloso. Il gruppo mi mantiene concentrato, mi tiene a galla, sempre! E’ sempre stato così, saggio le mie idee osservandole attraverso gli occhi, le menti e i corpi umani, mi aiuta a comprendere quello che sento, ciò che penso e quello che mi piacerebbe realizzare e anche quello che non mi piacerebbe fare.
Questo tipo di scambio avviene in studio, attraverso le mani e le menti del Team, ma anche con fabbri, falegnami, artigiani edili, e designer, si riesce a riflettere sui materiali, sulla ricerca della forma, sulle caratteristiche del luogo, sulle implicazioni sociali di un luogo, dando vita al progetto Architettonico sempre nuovo, sempre esclusivo.
Sono nato nel 1975, nel corso degli anni ho anche tratto ispirazione da ricercatori, filosofi, antropologi, geografi, botanici, e naturalmente anche architetti. Leggere quello che scrivono mi aiuta a esplorare il mio rapporto con il mondo circostante, con le comunità di cui faccio parte, con la società e i tempi in cui vivo. Attraverso di loro, attraverso questa rete di connessioni, riesco a percepire meglio l’immaginazione e a lavorare in modo entusiasmante, rendendo più visibili le visioni.
A dire il vero non sono mai stato un grande lettore, e nemmeno mi riesce riportare alla mente le giuste citazioni come fanno molti, ma riesco a riportare alla mente testi sotto forma di immagini, mi ritrovo spesso in pagine che descrivono paesaggi, forme, sensazioni, colori e visioni, sono queste le cose che mi rimangono impresse ed è così che mi avvicino alle idee degli altri.
Arch. Vincenzo Bennardi
Intervista
testo integrale:
Abbiamo intervistato Vincenzo Bennardi dello Studio Bennardi Architettura Design che opera in Italia concentrandosi maggiormente sulla Toscana e Milano. Lo studio è specializzato nella progettazione e ristrutturazione di interni, occupandosi in modo particolare del settore residenziale e commerciale e può vantare ben 14 anni di esperienza.
Ci parli un poco di Lei e del suo studio.
Sono un architetto e sin da piccolo ho sempre avuto questa passione per gli spazi e per le nuove creazioni, passione che poi ho incanalato verso il Design e l’Interior Design. Dopo l’università sapevo già che la mia strada doveva essere quella dell’apertura di uno studio, nonostante a Firenze, la città in cui vivo, gli studi di professionisti fossero già molto numerosi. In effetti l’inizio è stato tutt’altro che facile, però devo dire che la tenacia e un pizzico di fortuna mi hanno consentito di avviare una libera professione che oggi posso già ritenere soddisfacente.
Prospettiva d’insieme dall’ingresso – Casa in Via San Martino – Pisa
Quali sono le sue fonti di ispirazione per un nuovo progetto?
Le mie fonti di ispirazioni derivano da tanti fattori, ma prima di tutto per me l’importante è l’analisi in loco delle criticità sui cui lavorare. Mi piace risolvere le situazioni problematiche con formule brillanti, mai scontate, sempre inedite, in modo tale che il cliente apprezzi il risultato già dai render propedeutici al cantiere. Per me comunque la scelta dei materiali, i colori, i giochi di luce sono gli ingredienti fondamentali per poter armonizzare il lessico di ogni ambientazione architettonica, un’armonia organica che deve caratterizzare ogni situazione sempre differente. Ogni progetto segue una strada esclusiva, a volte più lineare, altre volte molto più articolata. L’importante è trovare il sentiero giusto in sinergia con le esigenze funzionali della committenza. Spesso mi ritrovo ad osservare dettagli antichissimi che mi ripropongo di riutilizzare in chiave diversa, più contemporanea. La chiave progettuale consiste nel saper rinnovare, ammorbidire, svuotare e semplificare le forme senza rinunciare al giusto equilibrio delle geometrie e dei colori.
Ci sono delle caratteristiche ricorrenti nei suoi progetti? Materiali con cui preferisce lavorare? Stili preferiti?
Le mie caratteristiche sono quelle dell’armonia, dell’equilibrio, ovvero tutti gli elementi devono legarsi fra loro in una sinfonia ben orchestrata. Le soluzioni devono essere sempre sorprendenti, inedite. L’importante è suscitare le giuste vibrazioni. Oggi le sensazioni che si provano entrando un appartamento, come in un ristorante, sono fondamentali per poter trasmettere immediatamente calore, accoglienza, creare un’identificazione per ogni ambiente in cui il fruitore deve potersi immergere con memoria storica, riconoscere lo stile come lo stile di quel luogo. Ecco perché preferisco non appellarmi ad uno stile quando inizio la progettazione o quando mi approccio a un cliente, preferisco ogni volta creare lo stile per quell’ambiente, sia esso pubblico o privato. I materiali mi piacciono tutti, se usati nel modo giusto, ovvero con sobria fantasia, gli eccessi non mi sono mai piaciuti. Certo, ho delle preferenze per i materiali naturali o comunque quelli che possono essere riutilizzati, materiali provenienti dal passato con storie antiche, in grado di essere rinnovate. Ecco perché amo principalmente il legno e la pietra, in tutte le loro forme.
Per ogni progetto bisogna tenere in considerazione chi poi andrà ad abitare nell’ambiente. Come li coinvolge, come si relaziona con loro? Ha delle storie al riguardo da condividere con homify?
Come dicevo prima per me il confronto continuo con il fruitore finale degli spazi è fondamentale, non solo prima ma in tutte le fasi della progettazione e della conduzione dei lavori. Un feeling che deve perdurare fino alla conclusione dell’incarico, ecco perché il traguardo è sempre la reciproca soddisfazione.
Un tema molto “caldo” ultimamente è la casa ecosostenibile. Come vede la casa del futuro? Come dovrà essere secondo Lei?
Il tema della casa in bioedilizia è uno dei temi a me più cari. sia che si tratti di casa nuova che di casa da ristrutturare. Oggi ci sono per questo tecnologie nuovissime che si aggiornano in continuazione con il fine di poter risparmiare energia necessaria al fabbisogno dell’involucro edilizio. Penso a materiali come il sughero o terre crude, legno, la canapa in grado di conferire isolamenti termici oltre che acustici, senza dover ulteriormente inquinare l’ambiente per produrre pannelli in plastica. Oggi le modalità sono davvero molteplici: dalla corretta realizzazione del tetto e sottotetto ventilato, alla scelta dei migliori pannelli radianti, dalle strutture verticali coibentate agli impianti di ultima generazione a pompa di calore per il fabbisogno completo delle utenze.
Durante il cantiere a volte emerge una memoria storica ..quasi malinconica, è l’identità che molte case hanno. Le case che vedono tutto e tutti passare.
Una storia, una sequenza di reperti, fatta di tanti capitoli di vita in cui si susseguono trame e vissuti di chi va e chi viene, echi lontani di lacrime e risate, di gioie e dolori, di cambiamenti, di lontananze e mancanze, di incontri e di scontri, pianti di neonati e urla di anziani.
Fili di esistenze che si intrecciano e si slegano, che avvolgono e si spezzano.
Una lunga storia che ha il suo profumo, unico che si esprime nella memoria e non andrà più via.
Bisogna avere rispetto di tutto questo quando si ristruttura una casa storica. E l’odore di malta ancora fresca contiene già nuove premesse di altre storie, e di altre esistenze.
Come in questo cantiere in Via Romana 117.
Qualcuno famoso disse “Dio sta negli dettagli”. Per quanto riguarda il nostro lavoro, siamo pienamente d’accordo – è la somma dei piccoli dettagli che fanno la grande differenza in un allestimento.
I dettagli notevoli sono: gli accostamenti dei colori e motivi perfettamente coordinati. Tutto deve essere conservato nell’orchestra armoniosa delle composizione progettuali.
Tessuti di materiali diversi per stimolare i sensi. Una somma di piccoli dettagli, anche ad un costo molto contenuto, che insieme fanno grande scena.
Ecco qui di seguito alcune foto di nostre realizzazioni, crediamo siano immagini suggestive, che… Trasmettono impulsi emotivi anche se molte di queste cose si apprezzano unicamente dal vivo.
I particolari, si dice, fanno la differenza. Noi ne siamo convinti, e cerchiamo sempre che la ricerca del dettaglio sia un motivo alla base dei nostri progetti: un cartongesso, un volume, una grafica diventano elementi fondanti di un’ambientazione e si completano con l’arredo.
La decorazione è una questione fondamentale nella progettazione di un’abitazione, deve essere principalmente testimonianza della nostra personalità
Indipendentemente dallo stile, si potrebbe seguire i principi della filosofia Feng Shui in grado di creare un ambiente favorevole all’equilibrio, alla sensualità e al relax.
Sicuramente l’avete sentito mille volte, ma in pochi conoscono il mantra di questa filosofia ancestrale che in un certo modo può essere trasferito nella decorazione degli interni.
La concezione logica del Feng Shui si basa sull’equilibrio delle energie ed è la base su cui poggia la filosofia ancestrale cinese in questione. Applicato alla decorazione e all’interior design, a qualsiasi stanza del nostro appartamento, comporta una particolare cura per la disposizione di mobili, oggetti o colori. La sua influenza sul benessere di chi risiede nella casa si concretizza nel fatto che ogni oggetto può influenzare le energie individuali della persona in questione. In generale, l’arredamento è un riflesso di ciò che siamo e, di conseguenza, rappresenta un equilibrio tra ciò che ci circonda e ciò che noi perseguiamo perché, in definitiva, l’energia della casa ha inevitabilmente impatto sul nostro benessere.
Secondo il Feng Shui, la posizione del letto è un punto importante quando si decora la camera da letto, ma prima di sapere dove collocarlo bisogna che sia chiara l’opzione migliore per il design: l’ideale è scommettere su un letto con testiera solida, accompagnata da un buon materasso, dall’altezza giusta. Non è inoltre consigliato accumulare oggetti sotto di esso in quanto potrebbero alterare l’equilibrio delle energie durante la notte. Una concezione minimalista è molto appropriata per una camera da letto che vuole abbraccia i principi di Feng Shui. Per quanto riguarda il posto che occupa, va tenuto sotto una finestra e davanti alla porta. La posizione migliore è diagonale rispetto all’ingresso nella stanza e sempre appoggiato al muro. E’ necessario cercare di evitare di saturare il muro sopra di esso con decorazioni pesanti e assicurarsi che l’accesso al letto sia appropriato da entrambi i lati.
L’organizzazione degli spazi, la collocazione dei complementi d’arredo è fondamentale per soddisfare i principi del Feng Shui. Come già detto, lo spazio sotto il letto non dovrebbe essere occupato da alcunché, anche se nelle piccole camere da letto, dove l’utilizzo di tale spazio diventa una necessità, è possibile utilizzarlo per memorizzare i piumoni o coperte, cioè, gli oggetti con poca energia attiva.
Gli armadi devono sempre essere ordinati e puliti per assicurare il corretto flusso delle energie in maniera corretta. Sbarazzarsi di ciò che non è necessario e evitare di immagazzinare i vestiti usati nei vostri armadi perché potrebbero contenere energia altrui residua.
Spesso le vediamo come parte dello schema decorativo di molti interni, ma la verità è che in una camera da letto arredate secondo questa filosofia cinese, la presenza di piante è fortemente sconsigliata. La ragione è semplice: le piante hanno un grande carico energetico legato alla crescita e al movimento che ha poco di positivo quando si progetta uno spazio dedicato al riposo.
Tuttavia, non c’è bisogno di ignorare completamente la loro presenza poiché una piccola pianta non sarà un grosso elemento di disturbo nella camera da letto ma è meglio sperimentare i loro vantaggi energetici in altre camere della vostra abitazione.
I colori hanno anche la loro importanza quando si decora una camera da letto secondo il Feng Shui. L’obiettivo più diffuso è la ricerca di equilibrio tra toni che emanano energia femminile, lo Yin, e maschile, Yang: la filosofia dà diversi significati ai colori e riconoscono il nero, il blu e il grigio pietroso come fonti di serenità e di energia che incoraggiano il riposo, il marrone richiama il colore della terra, il verde è sinonimo di movimento, il giallo richiama l’allegria, mentre viola e rosso sono sinonimi di sensualità e passione. In ogni caso, l’obiettivo finale del Feng Shui applicato all’arredo della camera da letto è quello di creare un’atmosfera favorevole a un sonno tranquillo e al romanticismo.
Un altro dei piccoli dettagli in cui il Feng Shui pone l’accento sull’arredamento della camera da letto, ha a che fare con gli angoli taglienti e non. Essi sono percepiti come elementi che promuovono l’energia nota come Sha che, secondo la filosofia cinese, non la si raccomanda nei momenti del sonno. Idealmente, i cassetti o i comodini accanto al letto dovrebbero avere bordi o angoli arrotondati
Gli specchi vanno amati, questo è un motivo in più per adottare i principi del Feng Shui per la vostra zona notte. Gli specchi infatti, oltre ad ampliare visivamente lo spazio, hanno come proprietà più importante quella di riflettere qualsiasi cosa e proprio questa caratteristica li oggetti molto utili al fine di amplificare l’energia positiva.
In questa sezione pubblichiamo alcuni nostri “dialoghi di Architettura”, una sorta di blog in cui confrontarci e condividere pensieri, esperienze e qualunque cosa avesse a che fare con l’Architettura … perché l’architettura noi l’amiamo! Chiunque è nel settore comprenderà quest’esigenza che un tempo era prevalente ma che negli ultimi anni ha sofferto un po’ per mancato entusiasmo e azione creativa.
La crisi economica del settore negli anni passati, quasi ormai alle spalle, i disagi di molti comparti di questo settore hanno portato un’atmosfera di leggera ma profonda malinconia. L’evoluzione economica ha portato oggi a nuove commesse, e quindi nuove idee. Nuove ispirazioni che fanno credere ancora in questa materia immortale, quindi via le ragioni di mercato, per un momento .. concentriamoci solo sulla creatività, sul senso delle armonie consolidate e sugli stimoli emotivi che un ambiente progettato e programmato può conferire … in una frase di Gio Ponti dobbiamo ritornare tutti ad “amare l’architettura” e aggiungiamo noi… il Design.
“Esigete da loro case per tutti felici e perfette per confortare la vostra vita, con una architettura civilissima bella serena luminosa sonante chiara colorata e pura.”